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AND SO MY FACE BECAME MY SCAR
 


drammaturgia  Joele Anastasi Erdem Avşar, Emily GM Gillmor Murphy, Danielle Pearson
Regia  Joele Anastasi

con  Elena Annovi , Antonio Bissiri, Yuri Casagrande Conti, Luigi Cosimelli, Adelaide Di Bitonto, Elisa Gallucci, Giuseppe Claudio Insalaco, Sara Pantaleo, Samuel Puggioni.

 

aiuto-Regia  Elia Bei, Alessandro Lui.

scene  Giulio Villaggio  

costumi  Giulio Villaggio,  Antonella Abbrancati
foto  Manuela Giusto


Produzione  Teatro Bellini di Napoli - Festival Quartieri dell'Arte

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Ho creduto che la poesia potesse salvare il mondo. Ma il mondo non si nutre di bellezza. Il mondo la divora la bellezza. Ne vuole solo una copia, da riprodurre e smerciare all’infinito. Ma quella copia non ha più valore. E se la bellezza é infinito, io chiedo perdono ma non è infinita l’abilità di noi poeti."   

 

 

AND SO MY FACE BECAME MY SCAR è una creazione concepita sotto forma di celebrazione, che parte dalla fusione tra performance-art, teatro, arte visiva e arte site specific.
Sviluppata in quattro quadri (Mistero - Arte - Potere o ragione - Rivoluzione?), analizza il rapporto tra individualità e collettività.

Come è possibile compiere per l'uomo un attraversamento mitico dentro la vita - dentro la civiltà, dentro un processo di costruzione di una comunità - per creare delle basi, anche solo utopiche, di una società ideale?

AND SO MY FACE BECAME MY SCAR è un atto di purificazione e di sacrificio - incarnato dai 9 performer in scena - in dialogo con il proprio senso del divino. Il loro corpo si erge a simbolo stesso di un atto di rinascita e diventa un "ponte" per la costruzione di una società ideale. Un luogo in cui collettività ed individualità si fondono sotto un universo di valori e simboli comuni.
All'interno di questo viaggio già tragico, il corpo dell'artista incontra se stesso nelle sue cristallizzate condizioni umane: Eros, Caos, Colpa, Speranza, Abbandono, Rinascita, Fede, Mistero.

Civita di Bagnoregio - "La città che muore" - con il suo borgo unico ed "incantato", sospeso nel tempo e incastrato nella natura, si erge a simbolo stesso di un atto di rinascita e diventa un "ponte" per la costruzione di una società ideale. Un luogo in cui collettività ed individualità si fondono sotto un universo di valori e simboli comuni.

AND SO MY FACE BECAME MY SCAR nasce dal lavoro dei 4 drammaturghi internazionali emergenti vincitori dell'EUCP Playwriting Competition in memory of Matteo Latino: Joele Anastasi (Italia),  Erdem Avşar (Turchia), Emily GM Gillmor Murphy (Irlanda), Danielle Pearson (Gran Bretagna). La regia è affidata a Joele Anastasi che insieme alla compagnia Vucciria Teatro ha curato la creazione artistica.

 

CONTACT
vucciriateatro@gmail.com

+39.340 3883277  | +39.3920400200

MANAGEMENT
Patrizia Natale -
Teatro Bellini

+39 081.5491266

patrizianatale.teatro@gmail.com

 

 

 

 

 

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